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“Sono morta per 2 minuti”: quello che ha visto sconvolge tutti
Un’esperienza sconvolgente tra tunnel di luce, entità blu e messaggi sul senso della vita: il racconto di Nicole Meeuws divide la rete
Può un’esperienza di appena due minuti cambiare radicalmente la visione della vita? È quanto sostiene Nicole Meeuws, artista greca di 49 anni, che ha vissuto un’esperienza fuori dal corpo dopo un arresto cardiaco durante un parto complicato. Il suo cuore si è fermato e i medici l’hanno dichiarata clinicamente morta. Ma quello che ha vissuto in quei 120 secondi è stato ben più profondo di quanto la medicina possa spiegare.
Un tunnel di luce e un’accoglienza fuori dal mondo
Nicole ha raccontato a NeedToKnow di essersi ritrovata in un tunnel di luce azzurra e bianca, descritto come “un corridoio vivo, caldo, simile a musica fatta d’acqua”. Lì, il tempo e la paura non esistevano. Si è sentita “chiamata a casa”, attraversando una camera immensa dai colori irreali: “tonalità luminose d’argento, violetti morbidi e blu radiosi”.
In questo spazio, ha incontrato esseri dalla pelle blu, simili agli alieni del film Avatar, con “occhi indaco pieni di gentilezza”. “Non parlavano, ma capivo tutto quello che volevano dirmi”, ha spiegato al New York Post. Il messaggio? “La vita è un’illusione. Iniziamo davvero a vivere solo dopo la morte”.
Il ritorno nel corpo e il messaggio da diffondere
Due entità centrali – androginiche, con code squamose e sedute su troni di marmo – le hanno rivelato che non era destinata alla maternità, ma a trasmettere il messaggio dell’aldilà. Quando è tornata nel suo corpo, ha parlato in un linguaggio sconosciuto, “simile ai clic dei delfini”, e ha sentito le emozioni degli altri come colori.
“Non veniva da me, veniva attraverso di me”, ha dichiarato. Ora sostiene di avere visioni ricorrenti degli stessi esseri, che identifica come parte della tribù Apkallu, considerata interdimensionale e demi-divina.
“Non ho più paura della morte: era un inizio, non una fine”, ha concluso.