TUTTO NEWS
Masturbarsi ogni notte fa davvero male? Gli esperti rispondono
La risposta non riguarda il tuo corpo, ma il modo in cui il tuo cervello percepisce il piacere
Se ti sei mai chiesta se l'uso quotidiano di un vibratore possa "rovinare" la tua capacità di raggiungere l'orgasmo, sappi che non sei sola. È un dubbio comune, alimentato da miti e dicerie. Ma cosa c'è di vero? Gli esperti hanno le risposte, e la verità è più affascinante di quanto pensi.
La buona notizia: nessun danno permanente
La prima cosa da sapere, secondo Annabelle Knight, esperta di sesso e relazioni, è che non c'è alcun danno permanente per il clitoride o per la capacità di provare piacere. L'idea che un uso frequente possa "desensibilizzare" il corpo è in gran parte un falso allarme. Il clitoride non si "consuma" e non perde la sua sensibilità.
L'abitudine del piacere: tutta colpa del cervello
Il vero nodo della questione è il cervello, non il corpo. Come spiega la sessuologa Samantha Marshall, il cervello ha una capacità straordinaria di adattarsi. Se si usa ogni notte un vibratore, sempre nello stesso modo, il cervello si abitua a quel tipo di stimolazione. In pratica, "impara" a rispondere a un piacere molto specifico e intenso. Non è un danno, ma una questione di aspettativa: il cervello cerca la sensazione a cui si è abituato.
Questo può portare a una situazione in cui si potrebbe avere più difficoltà a raggiungere l'orgasmo con altri tipi di stimolazione, come quella manuale o durante il sesso con un partner.
Come mantenere vivo il piacere: 3 consigli chiave
La chiave per mantenere vivo il rapporto con il piacere è la varietà. Quando si nota una minore sensibilità o difficoltà a raggiungere l'orgasmo senza un vibratore, gli esperti suggeriscono:
- Fare una pausa: un breve periodo senza usare il vibratore può "resettare" il tuo sistema
- Cambiare ritmo: provare a cambiare i tipi di vibratori o le impostazioni di velocità e pressione
- Esplorare nuove sensazioni: con le proprie mani o con le carezze di un partner per scoprire sensazioni differenti.