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Francesco Chiofalo racconta l’incidente: “Chi guidava aveva bevuto”

Redazione 105

L’influencer ha voluto chiarire cos’è successo e spegnere alcune polemiche

Francesco Chiofalo ha fatto preoccupare tutti i suoi follower mostrandosi in una barella in ospedale a Dubai a seguito di un incidente automobilistico. Ma cos’è successo veramente? Lo ha raccontato in un’intervista a Fanpage.it in cui ha chiarito la dinamica senza mezzi termini: l’amico che guidava l’auto su cui viaggiava era ubriaco.

 

Le condizioni di salute di Chiofalo dopo il ricovero in ospedale

Ora che è stato dimesso dall’ospedale, può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Uno scrupolo in più dovuto alla sua delicata situazione clinica dopo aver avuto un tumore al cervello: “Ogni volta che ho un incidente e vedono che ho avuto l'operazione alla testa per il tumore al cervello, mi ricoverano sempre perché vogliono fare accertamenti, soprattutto per verificare che non si sia spostata la placca che ho in testa. A Dubai sono molto fiscali. Però poteva andare molto peggio perché l'incidente è stato importante. All'inizio avvertivo un forte dolore alla testa, ma fortunatamente ho riportato solo una contrattura al collo. Dovrò portare il collare per qualche giorno. Il ricovero mi è costato parecchio, volevano vendermi addirittura gli antibiotici”.

 

La dinamica dell’incidente 

Chiofalo poi ripercorre la dinamica e le circostanze dell’incidente: “Io e questo amico, Carmelo, stavamo andando a una serata. Lui è venuto nel locale accompagnato dal suo autista, che però è dovuto andare via perché si è sentito male. Aveva dei problemi intestinali. Non si poteva lasciare la Lamborghini in mezzo alla strada. Vedendo che il mio amico aveva bevuto, gli ho detto: ‘Ti accompagno io’. Ma non me la sentivo di guidare una macchina così costosa e avevo difficoltà anche con la segnaletica locale. L'appartamento era a dieci minuti di distanza”.

 

L’accelerata, lo schianto e la paura: “Poteva andare peggio”

Pochi minuti, ma sono bastati per il sinistro: “Gli ho detto di cercare di stare sveglio ma ha perso il controllo della macchina. Ha fatto un testacoda e poi un bel botto. La Lamborghini è distrutta, disintegrata. Quando ha preso la curva ha dato un'accelerata che poteva evitare. Mi sono inca**ato. Abbiamo avuto anche una piccola discussione in ospedale perché gli avevo detto di andare piano e invece ha dato questa accelerata. Mi ha chiesto scusa, infatti”. 

“Però una cosa ci tengo a specificarla. Non era ubriaco fradicio. Non è che non capiva più niente o non stava in piedi. A quel livello non sarei mai salito sulla sua macchina. Però aveva bevuto. Considera che due bottiglie di prosecco erano state divise in dieci persone. Io, invece, sono quasi astemio”.

Nonostante questo, però, lo ha lasciato guidare: “Perché non era uno stato di ebbrezza eccessivo. Se non si fosse retto in piedi gli avrei detto di lasciare la Lamborghini lì. Io non me la sentivo di guidare una macchina così potente. Per questo mi sono offerto di stargli accanto e dargli indicazioni come: ‘Occhio, è rosso, fermati’. Ho rischiato per cercare di aiutare un amico”. Poteva anche andare molto peggio: “Sì, e mi sono inca**ato come una bestia, per fortuna non è successo perché alle 4 del mattino la strada era vuota”.

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