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L'orientamento sessuale dipende dai geni?

Uno studio condotto in America individua legami ipotetici con i cromosomi 13 e 14

Il Dna è per l'uomo una miniera immensa e viene adoperato nella continua ricerca di risposte relative alle questioni più disparate.

Stavolta abbiamo a che fare con uno studio del NorthShore University Health System Research Institute, nell'Illinois, che ha esaminato appunto il Dna di 1.000 uomini omosessuali e di oltre 1.200 eterosessuali, andando a scovare un ipotetico “legame" tra alcuni geni dei cromosomi 13 e 14 e l'orientamento sessuale.

Si tratta solo di risultati "preliminari", da prendere con le pinze in quanto limitati a un campione di persone veramente irrisorio, ma ci aspettiamo che la cosa contribuirà a infiammare il dibattito riguardo al contributo dei fattori genetici su un aspetto complesso come l'omosessualità.

Il coordinatore dello studio Alan Sanders, psichiatra esperto di genetica dei comportamenti, commenta la ricerca con queste parole:

"La sessualità è una parte fondamentale della vita umana, per i singoli individui come per la società, ed è importante capire lo sviluppo e l'espressione dell'orientamento sessuale.

L'obiettivo dello studio era cercare le basi genetiche dell'orientamento sessuale degli uomini, per aumentare le nostre conoscenze dei meccanismi biologici che stanno alla base di esso.

Quello che abbiamo fatto è un primo passo, e speriamo che nuovi studi più ampi ci aiutino a fare luce su questi contributi genetici".

Per il momento i ricercatori hanno individuato due regioni del Dna: la prima e maggiormente indiziata sarebbe quella collocata sul cromosoma 13, tra i geni Slitrk5 e Slitrk6.

Si tratterebbe di un gene legato allo sviluppo del sistema nervoso, espresso nella regione del cervello chiamata diencefalo, in cui gli studi precedenti avevano riscontrato differenze anatomiche tra etero e omosessuali.

C’è poi una seconda regione, sul cromosoma 14, che interessa il gene Tshr: questa potrebbe spiegare i legami precedentemente individuati tra orientamento sessuale e anomalie nel funzionamento della tiroide.

Insomma, il DNA è una continua scoperta e presto potrebbe venirci nuovamente incontro con inaspettate informazioni.

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