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Morte di Davide Astori: indagati due medici per omicidio colposo
La procura di Firenze ha emesso un avviso di garanzia nel riguardi di due medici incaricati di valutare l'idoneità sportiva del Capitano della Fiorentina.
Nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del capitano della Fiorentina Davide Astori, la Procura di Firenze ha emesso due avvisi di garanzia a due medici. Si tratterebbe di professionisti che lavorano all’interno di strutture pubbliche e che erano incaricati di valutare l’idoneità sportiva del difensore italiano, morto lo scorso 4 marzo a causa di un arresto cardiaco improvviso. I due medici, che lavorano uno a Firenze e l’altro a Cagliari, ora sono indagati per omicidio colposo.
Dopo la morte del calciatore sono state disposte due perizie, una dalla Magistratura di Udine e una da quella Firenze. Secondo il primo parere, Davide avrebbe sofferto di una displasia del ventricolo destro; il secondo parere, invece, avrebbe messo in luce alcune anomalie, per le quali si è resa necessaria l’iscrizione sul registro degli indagati dei due dottori. Quest’ultima perizia è stata condotta dal Professor Domenico Corrado, uno dei maggiori esperti di morti improvvise dell’Università di Padova.
I medici avrebbero firmato l’idoneità sportiva al calciatore, non tenendo in considerazione alcuni problemi al cuore emersi in un esame sotto sforzo che Astori avrebbe effettuato tra luglio 2016 e luglio 2017. È su questa vicenda che la Procura di Firenze ora è chiamata a fare luce.
Davide Astori, 31 anni, è stato trovato senza vita il 4 marzo 2018 nella camera dell’albergo dove alloggiava insieme alla sua squadra, che avrebbe dovuto disputare un match con l’Udinese il giorno dopo. Per la sua morte prematura è stata subito aperta un’inchiesta per omicidio colposo, in prima istanza, a carico di ignoti.