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Neil Armstrong morto per cure sbagliate: l'ospedale pagò la famiglia per nascondere tutto
Una mail anonima al NYT fa aprire una nuova inchiesta.
Neil Armstrong è morto il 25 agosto del 2012 a causa delle complicazioni derivanti da un intervento al cuore. Almeno così si pensava fino a poco tempo fa.
Ma ora sorgono nuovi dubbi sulle cause della morte del primo uomo a posare piede sulla Luna. A sollevarle è stata una email anonima inviata al New York Times, proprio a pochi giorni dai festeggiamenti del 50esimo anniversario dello sbarco sulla luna.
La lettera contiene 93 pagine di documenti autentici che rivelano le reali cause del decesso ed un messaggio: "spero che queste informazioni possano salvare altre vite”.
Così il New York Times ha ricostruito le ultime ore dell'astronauta in un’inchiesta che è stata pubblicata lo scorso 23 luglio.
Nei primi giorni dell'agosto 2012 Armstrong aveva subito un intervento al cuore dal quale si stava riprendendo bene, come testimonia una dichiarazione della moglie a The Associated Press, che raccontava che l'uomo aveva già cominciato a fare i primi passi nel corridoio dell'ospedale. Ma la rimozione dei fili per l'applicazione del pacemaker temporaneo scatenò un'emorragia e poi una serie di complicazioni a catena, fino alla morte.
I figli di Armstrong sostennero che il padre fosse morto per cure sbagliate, ma il Mercy Health-Fairfile Hospital (nell’Ohio) insabbiò tutto, pagando 6 milioni di dollari alla famiglia per mettere tutto a tacere.
La rivelazione sta sollevando molte polemiche negli Stati Uniti e in molti pretendono (giustamente) che ora si faccia chiarezza sul caso.