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[Video] Squilla il cellulare durante il summit, Juncker risponde: “Scusate è mia moglie”

“Sono in riunione”, ha continuato il Presidente della Commissione Ue tra l’ironia generale dei presenti in sala. E non è la prima volta che gli succede.

22 Settembre 2017

Scusate è mia moglie”. Quante volte è capitato di sentire un uomo rispondere al telefono e dire queste parole? Niente di strano, se non che a pronunciarla è stato il Presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, durante la plenaria del Comitato economico e sociale europeo a Bruxelles. “Scusa sono in riunione e dopo ne ho un’altra”, ha brevemente aggiunto, salvo poi rimettere in tasca il suo vecchio Nokia. Il Presidente, dopo il simpatico siparietto con la moglie, si è poi scusato con i presenti in sala, tra l’ironia generale.

È evidente, dunque, che quando la moglie chiama non ci si può tirare indietro, anche se sei il Presidente della Commissione Ue e anche se sei nel pieno di una giornata lavorativa fitta di riunioni. È proprio il caso di dire che la moglie è sempre la moglie, rivisitando un vecchio modo dire che solitamente si lega a un’altra figura femminile: la mamma.

Comunque, Juncker non è la prima volta che si trova a fare i conti con telefonate “scomode” della moglie. Durante una conferenza stampa dello scorso luglio, infatti, è successa la stessa cosa: “Scusate, è mia moglie”, ha detto davanti ai giornalisti, salvo poi aggiustare il tiro: “Ah no, è Mrs Merkel”.

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