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Matteo Grandi a 105 Mi Casa: le foto

Il giornalista e blogger, attento osservatore delle dinamiche della Rete, ha presentato a Max Brigante il suo libro "Far Web. Odio, bufale, bullismo. Il lato oscuro dei social".

09 Ottobre 2017

A 105 Mi Casa è passato Matteo Grandi! Giornalista, blogger e autore radio tv, ma soprattutto attento osservatore delle dinamiche della Rete, ha presentato a Max Brigante "Far Web. Odio, bufale, bullismo. Il lato oscuro dei social", libro in cui ha raccolto molte delle sue osservazioni sulle dinamiche online che tanto lo appassionano. Proprio il "mondo virtuale", in particolare quello dei social, è stato un grande palcoscenico per Grandi, che grazie ai suoi cinguettii taglienti ha raccolto migliaia di follower e grande notorietà su Twitter, arrivando addirittura a vincere il TwitAward 2013 per il Miglior Profilo profilo d'Italia. 

Matteo non rinnega gli strumenti che gli hanno donato popolarità: "I social network sono qualcosa da cui sono partito per divertimento - spiega -, ma che mi hanno portato anche a crescere professionalmente e ad imboccare strade che prima non avrei mai immaginato". 

Tuttavia, riteneva opportuno puntare i riflettori sul "lato oscuro" che è emerso nel corso degli anni: "L'ho fatto da amante dei social, perché, in quanto tale, ho iniziato a soffrire vedendo le nostre bacheche che si stavano inquinando. Ma ho iniziato a soffrire anche nel vedere le risposte dell'opinione pubblica, molto superficiali. Dimentichiamo sempre che la struttura dei social media mette al centro l'individuo: se i social sono inquinati, il problema va individuato nelle persone".

Ma quali sono le ragioni di questa degenerazione? "Molte persone non hanno una reale consapevolezza di muoversi in un contesto che dovrebbe avere le stesse regole che ha il contesto normale; poi, c'è un problema sociale, ovvero sono diventati la valvola di sfogo spontanea, istintiva, fisiologica delle nostre frustrazioni, della nostra rabbia, perché a livello di società ci portiamo dentro un momento difficile e per questo la gente sfoga la propria rabbia sui social". 

"Far Web", oltre alle su osservazioni, non offre un corso per imparare a usare i social. Grandi, infatti, non pretende di dare lezioni, ma si limita a indicare la via che, a suo parere, è necessario seguire: "Iniziamo a fare delle politiche serie di educazione e alfabetizzazione digitale a partire dalla scuola. I social hanno una componente, vale a dire la velocità.  Non solo la velocità di reazione alle emozioni, ma anche quella con cui si sono affermati. Quindi secondo me le persone non hanno avuto proprio il tempo di adeguarsi". 

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