Le foto di Franco Ricciardi a 105 Mi Casa

A 105 Mi Casa c'era Franco Ricciardi, uno dei nomi interessanti a cui guardare per capire come la musica popolare napoletana possa rimanere al passo con le sonorità contemporanee. Il cantautore originario di Secondigliano, è stato ospite di Max Brigante a cui ha parlato del suo nuovo album "Blu", primo suo progetto interamente in napoletano in cui parla delle origini della sua amata città.

Nel corso della sua trentennale carriera, oltre a pubblicare ben 21 album, Ricciardi ha lavorato spesso anche nel mondo del cinema. Proprio in questo settore ha ricevuto forse il riconoscimento più importante, il David di Donatello nel 2014 per la miglior canzone originale con il brano "'A Verità", inserita nella colonna sonora del film dei Manetti Bros. "Song'e Napule". Recentemente è tornato a collaborare proprio con i due fratelli registi in "Ammore e Malavita", presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, commedia in cui recita al fianco di Claudia Gerini. Negli ultimi anni, ha lavorato anche alla colonna sonora dell'amatissima serie tv "Gomorra". 

L'appellativo "cantautore" però non gli piace: "Io mi definisco più un cantante popolare napoletano - confessa Ricciardi - Sono un cantante del popolo: cerco di essere portavoce di chi non ha voce. Vengo dalla periferia, da Secondigliano. Cerco di trasmettere quello che loro vorrebbero sentir dire da un artista. Essendo un curioso, ascolto bene quello che dice la gente, anche le storie d'amore. Quando vieni dalla periferia è diverso: hai una marcia in meno, ma è quella marcia in meno che fa la differenza. Hai una forza incredibile". 

Ma cos'è che fa amare così tanto la musica napoletana? "Il dialetto napoletano è emozionante, ha sentimento e ti arriva", rivela il "cantante del popolo".