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Betta Lemme a 105 Night Express, le foto

La cantante di "Bambola", tormentone con cui si è fatta conoscere anche in Italia, è stata ospite di Dario Spada.

02 Febbraio 2018

Arriva dal Canada, parla fluentemente inglese e francese (essendo nata a Montréal, nel Québec) ma, come il nome lascia intuire, ha chiare origini italiane. Dopo Alice Merton, Dario Spada ha ospitato a 105 Night Express un'altra cantante con radici "variegate": stiamo parlando di Elisabetta Lemme, meglio nota come Betta Lemme. È lei l'autrice di uno dei tormentoni più forti degli ultimi mesi, "Bambola", brano finito in alta rotazione anche su Radio 105. L'artista canadese classe '93 ci ha parlato della sua carriera da poco decollata proprio grazie al successo internazionale del succitato singolo.

La musica, da quello che ha raccontato a Dario Spada, l'ha sempre avuta nel Dna ma solo negli ultimi anni ha deciso di dedicarcisi a tempo pieno. Un po' per la sua timidezza, un po' per la difficoltà nel leggere gli spartiti musicali, dettaglio che le ha impedito di entrare in conservatorio, la scintilla con il microfono è scoccata tardi. 

Così, prima di tornare alla sua prima passione, si tuffa nel mondo della moda, impegno che l'ha portata anche a Parigi. Dopo questa esperienza, nel 2016 si è trasferita a New York dove ha creato i suoi primi progetti musicali, tra cui una collaborazione con Sofi Tukker. Tuttavia, le prime produzioni, ancora un po' imperfette a suo dire, non portavano il suo vero nome perché si sentiva insicura. Solo dopo aver abbattuto la timidezza che ancora la inseguiva, inizia a presentarsi come Betta Lemme. 

Così arriva il vero debutto come solista nel 2017 con "Bambola", pezzo ispirato anche dall'omonima canzone di Patty Pravo e composto da diverse melodie. Il testo è un mix di tre lingue: francese, italiano e  inglese. Il titolo, come ha spiegato a 105 Night Express, ha diverse sfumature: è una canzone pop con un ritmo che ti trascina ma dietro è presente un significato più profondo, quello del sentirsi calpestati, buttati via come a volte succede ad una bambola. 

Come intuito, tra le sue influenze musicali c'è qualcosa, anzi, più di qualcosa in italiano. Betta infatti cita Mina, Mia Martini, Anna Oxa, Loredana Bertè, Nada, Umberto Tozzi e Claudio Villa. Per comprare gli album di quest'ultimo, ha dovuto aspettare di arrivare in Italia perché in Canada erano pezzi introvabili. Dalla felicità, come ha confessato durante l'intervista, ha cantato per un mese "Arrivederci Roma"! Nel suo background musicale ci sono gli ABBA e tanta musica degli anni '60 e '70, genere che nelle sue produzione cerca di far incontrare con la dance pop moderna. 

Dopo "Bambola", probabilmente arriverà un album. Dario Spada non è riuscito a strapparle qualche notizia in anteprima a riguardo. Ma Betta Lemme si è fatta però perdonare con una splendida performance live durante la quale ci ha proposto il suo tormentone e "Vagues d'amour".  

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