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Sanremo 2019, prima serata: problemi tecnici e qualche gaffe. Le foto

Durante la prima serata del Festival il direttore artistico ha dovuto fare i conti con qualche problema tecnico.

06 Febbraio 2019

La prima serata dell’attesissima 69esima edizione del Festival di Sanremo probabilmente farà molto discutere: il direttore artistico e presentatore, Claudio Baglioni, ha infatti dovuto fare i conti con qualche inconveniente che non è di certo passato inosservato. In questo primo appuntamento si sono esibiti tutti i 24 big in gara che hanno presentato i loro inediti.

Ma andiamo con ordine: Baglioni apre il Festival cantando il brano “Via”, optando anche per questa sua seconda edizione per un approccio un po’ “autoreferenziale”, in cui la sua musica tende spesso a prendersi la scena; in seguito ha presentato i suoi due co-conduttori, Virginia Raffaele e Claudio Bisio. “Questo sarà il Festival dell’armonia, la musica serve a creare armonia, facciamo un buon viaggio insieme”, dichiara Baglioni in apertura, nel tentativo di spazzare via definitivamente le polemiche degli ultimi giorni.

A quel punto inizia ufficialmente la gara con la prima esibizione, Francesco Renga che ha eseguito il brano “Aspetto che torni”; dopo è il turno di Nino D’Angelo e Livio Cori con “Un’altra luce” ed è in questo momento che sul palco si riscontrano i primi problemi tecnici: l’audio non è il massimo e le voci non si sentono in maniera limpida come dovrebbero. Ma si va avanti con Nek che sul palco dell’Ariston ha portato la canzone scritta da Paolo Antonacci, figlio di Biagio e nipote di Gianni Morandi, intitolata “Mi farò trovare pronto”. Poco dopo salgono sul palco gli Zen Circus per la loro prima volta a Sanremo, esibendosi nel brano “L’amore è una dittatura”. Seguono il Volo con “Musica che resta” e il trio ottiene persino una standing ovation. Il pubblico, però, si è scaldato anche con Loredana Bertè e con il suo brano “Cosa ti aspetti da me”.

Il primo ospite della serata è Andrea Bocelli che si esibisce insieme a Claudio Baglioni nel brano “Il mare calmo della sera”, pezzo presentato proprio a Sanremo 25 anni fa; subito dopo il tenore viene raggiunto sul palco dal figlio Matteo e insieme eseguono il singolo “Fall on me”. La gara prosegue con Daniele Silvestri e la sua canzone “Argento vivo”, eseguita insieme al rapper Rancore; a quel punto è il momento di Claudio Bisio che si lancia in un monologo ironico sulle polemiche “politiche” che nei giorni scorsi hanno coinvolto Claudio Baglioni a causa della sua presa di posizione sul tema dei migranti: l’attore scherza dicendo di avere le prove dell’impegno politico del cantante, citando alcuni versi delle sue canzoni. Questo siparietto, però, lascia un po’ il tempo che trova e sembra non entusiasmare molto il pubblico. Il tutto si chiude con Baglioni che canta “Io sono qui”.

In seguito si esibiscono Francesca Carta e il rapper Shade in “Senza farlo apposta” e il superfavorito Ultimo con “I tuoi particolari” e poi è il momento del secondo ospite della serata, Pierfrancesco Favino. L’attore è tornato all’Ariston dove ormai è di casa, visto che l’anno scorso al fianco di Baglioni c’era lui: insieme a Virginia Raffaele, Favino si esibisce nel “musical dell’anno”. Virginia si presenta sul palco vestita da Mary Poppins, mentre lui vestito da Freddie Mercury e insieme si lanciano in un mix di canzoni dei Queen e del musical di Mary Poppins, un’esibizione che avrebbe potuto essere decisamente migliore e che invece si rivela piuttosto deludente, nonostante la bravura dei due protagonisti. Forse si poteva evitare anche il siparietto successivo: Favino dice di rimpiangere il fatto di non essere riuscito a cantare l’anno scorso, così insieme a Baglioni intona “I due liocorni” con tanto di balletto.

Ricomincia la gara con Paola Turci, che si presenta vestita quasi uguale a qualche anno fa ed esegue la canzone “L’ultimo ostacolo”, e poi con Motta che canta “Dov’è l’Italia”. Dopo qualche papera iniziale, i due co-conduttori sembravano cavarsela fino a questo punto, dove la Raffaele è caduta in una gaffe clamorosa: Bisio ha scherzato dicendo “Su Twitter mi hanno scritto che la mia giacca sembra fatta per i Casamonica!”, al che Virginia, forse nel tentativo di rimediare alla battuta poco politically correct del collega, dice “Salutiamo i Casamonica!”, rendendosi però subito conto di aver peggiorato le cose e commentando “Chissà quante ne diranno adesso”.

Ad esibirsi sono poi i BoomDaBash con “Per un milione”, seguiti da Patty Pravo e Briga con “Un po’ come la vita”, esibizione iniziata in ritardo a causa di problemi tecnici che fanno spazientire la cantante. “Sono venuta qui per fare una passeggiata o per cantare?”, ironizza Patty cercando di sdrammatizzare in quel momento così imbarazzante. Simone Cristicchi canta poi “Abbi cura di me” e alla fine si commuove, anticipando un altro momento commovente, il ricordo di Fabrizio Frizzi: “Si meritava di condurre Sanremo e l’anno scorso ci ho anche pensato – dice Baglioni – l’avrebbe meritato”, il pubblico si alza in piedi. 

Sul palco arriva poi un’altra superospite, Giorgia: la cantante si esibisce con tre cover, "Le tasche piene di sassi" di Jovanotti, "Una storia importante" di Eros Ramazzotti e "I Will Always Love You" di Whitney Houston. Con Baglioni al piano canta poi il successo che l’ha vista trionfare a Sanremo nel 1995, “Come saprei”. Il trapper Achille Lauro riapre poi la gara con “Rolls Royce”, un brano più rock che rap in realtà, seguito da Arisa che esegue “Mi sento bene” e dai Negrita con “I ragazzi stanno bene”. Lo spettacolo prosegue con l’ultimo ospite della serata Claudio Santamaria, che si esibisce con i tre conduttori in un omaggio al Quartetto Cetra, “Nella vecchia fattoria”.

Si esibiscono poi gli ultimi big che chiudono così la serata, Ghemon con “Rose viola”, Einar con “Parole nuove” gli Ex-Otago con “Solo una canzone”, Anna Tatangelo con “Le nostre anime di notte”, Irama con “La ragazza con il cuore di latta”, Enrico Nigiotti con “Nonno Hollywood” e infine Mahmood con “Soldi”. Dopo una breve presentazione del Dopofestival presentato da Rocco Papaleo, i conduttori presentano la classifica della serata: i meno votati della serata sono gli artisti finiti nella cosiddetta zona rossa, ossia Mahmood, Achille Lauro, Nino D’Angelo & Livio Cori, Einar, Ghemon, Motta, Ex Otago e The Zen Circus; nella zona di mezzo, quella gialla, troviamo invece Enrico Nigiotti, Federica Carta & Shade, Boomdabash, Negrita, Paola Turci, Anna Tatangelo, Patty Pravo & Briga e Arisa. I più apprezzati, infine, sono gli artisti finiti nella zona blu, Ultimo, Loredana Bertè, Daniele Silvestri, Irama, Simone Cristicchi, Francesco Renga, Il Volo e Nek.

La prima serata del Festival 2019, insomma, sarà ricordata per delle gag un po’ forzate e per i problemi tecnici che hanno rallentato alcune esibizioni. Baglioni dovrebbe correggere il tiro a cominciare dalla seconda serata che andrà in scena questa sera.

 

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