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Credits: TGCOM24
03 Febbraio 2020
Un risultato eccezionale quello raggiunto dai medici dell’Istituto per malattie infettive di Roma, "che permetterà di perfezionare i metodi diagnostici esistenti e allestirne di nuovi”. Definito anche dalla tv cinese Cgtn “un passo "di grande significato”. I ricercatori hanno lavorato giorni per isolare il virus. La sequenza parziale del virus, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, è già stata depositata nel database GenBank. I risultati saranno condivisi con la comunità internazionale.
Allo Spallanzani sono attualmente ancora ricoverati i due turisti cinesi provenienti dalla città di Wuhan, risultati positivi ai controlli sanitari, finora gli unici contagiati nel nostro Paese. Presentano polmonite virale con interessamento dell’alveolo interstiziale bilaterale, ma le loro condizioni cliniche sono discrete. Altri 23 pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia sono sotto osservazione.
L'isolamento del virus consente di migliorare la risposta all’emergenza e di approfondire i meccanismi dell’epidemia, predisponendo le misure adeguate. Inoltre, avere il virus in un sistema di coltura permette di sperimentare farmaci in vitro, mettere a punto un vaccino e poter fare studi di patogenesi, cioè sui meccanismi di replicazione. Nel caso di un nuovo virus come questo, averlo a disposizione significa poter perfezionare la diagnosi e ottenere test sierologici, poter ricercare degli anticorpi e capire la risposta delle persone all’infezione, anche in termini neutralizzanti, di tipo protettivo quindi, capace persino di inattivare il virus.