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La dieta di Okinawa è il segreto dei centenari giapponesi
Frutti di mare, pesce, verdure e poche calorie: ecco la chiave per la longevità
L’isola di Okinawa fa parte di un arcipelago che si trova nell’Oceano Pacifico, a sud del Giappone, su quest’isola la durata media della vita è di 81,2 anni e i centenari sono circa il 20% della popolazione. Si dice che il segreto di tutta questa salute, oltre che in un buon capitale genetico, stia nella dieta che seguono gli abitanti dell’isola, la cosiddetta Dieta di Okinawa. Sull’isola si prediligono verdure di stagione, fonti di fibre, vitamine, pesce ricco di grassi insaturi e polinsaturi, essenziali per la salute cardiovascolare. Il tutto va accompagnato con carboidrati “lenti” riso, pasta di grano saraceno, patata dolce, fagioli adzuki che forniscono energia a lunga durata. Uno dei tasti “dolenti” di questa dieta è la moderazione nel mangiare: secondo il principio che regola questo regime alimentare, bisogna saziarsi solo fino all’80%. Smettere cioè di mangiare poco prima di essere davvero pieni, rinunciando a qualcosa. Una specie di tortura insomma per alcune persone abituate a fare del cibo un momento di svago e vizio.
La dieta di Okinawa consiglia di evitare i dolci la mattina per non incorrere in un effetto iperglicemico che questi potrebbero, dare. La mattina quindi meglio prediligere le uova con un po’ di riso, accompagnate da verdure crude o cotte. Per pranzo per eliminare il grasso si può optare per zuppe e brodi con carne e verdure. A cena ad Okinawa si consuma preferibilmente riso con piccole porzioni di verdure, tofu e alghe. Da bere in accompagnamento sempre tè verde o al gelsomino. Bastano 4-6 settimane per avere i primi benefici di questa dieta, magari da alternare dopo un periodo a quella mediterranea, altrettanto sana. Occhio alle quantità di iodio presenti in alimenti come le alghe a cui non siamo così abituati, meglio non esagerare, soprattutto se si soffre di disturbi della tiroide. In questi casi, bisogna sempre consultare un medico per modificare la propria alimentazione nel modo più opportuno.