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Su TikTok l'hashtag #dupe va fortissimo
14 Settembre 2022
Redazione 105
"Dupe“ letteralmente significa “ingannare” e nel mondo della moda sta ad indicare l’abitudine di riprodurre e mettere in vendita capi del fast fashion a prezzi ancora più stracciati. Sui social è pieno di comparazioni tra prodotti di noti marchi come Zara, H&M, Bershka e Mango, e il sito cinese Shein, dove si trova praticamente qualsiasi cosa a costi irrisori.
La Dupe Culture è un fenomeno culturale nato negli Stati Uniti e che si sta diffondendo in ogni parte del mondo, grazie anche alle piattaforme social. La generazione Z ama esibire oggetti di lusso anche quando non può permetterseli. Lo scopo è comprare abiti che sono simili a quelli firmati, ma a un prezzo stracciato. Ovviamente a risentirne drammaticamente è la qualità. Le copie sono vendute in confezioni spesso anonime che non hanno nulla a che fare con i packaging originali e in generale facilmente riconoscibili rispetto all’originale.
I primi promotori della Dupe Culture sono la Generazione Z e i creatori di TikTok. I “real fake” che vanno per la maggiore sono quelli dei marchi luxury: Gucci, Rolex, Louis Vuitton, spinti dagli hashtag #fakeRolex o #VuittonDupe che sta letteralmente spopolando.
I cosiddetti “dupes” sono legali, ma dannosi. A nessuno degli acquirenti di Dupes interessa la qualità dell’acquisto: ciò che conta è l'esibizione dell’oggetto del desiderio, talvolta facendo credere che sia originale. La scarsa qualità può addirittura rivelarsi pericolosa per la salute, soprattutto quando si parla di prodotti di skincare, anch’essi coinvolti nel fenomeno della Dupe Culture. Le copie, inoltre, sono realizzati con materie prime plastiche e tinture inquinanti, senza controllo di qualità né limitazioni sull'impatto ambientale.
I Dupes per risparmiare, ma avere un prodotto simile a uno griffato non sono mai una buona idea, ma c’è anche una nicchia di persone che li sceglie perché non ha alternative e sono le persone oversize. Spesso le case di moda o molti marchi di abbigliamento anche più casual non hanno a disposizione taglie per persone particolarmente sovrappeso o obese. Per loro i vestiti firmati sono off limits. Per questo si sta sviluppando un mercato di dupes oversize che accontenta finalmente la voglia di oggetti firmati delle taglie forti. Questo potrebbe essere l’unico aspetto positivo della Dupe Culture e cioè un campanello d’allarme per chi produce abbigliamento firmato: badate a tutte le persone, non solo alle taglie 40!
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