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Parole e frasi dannose da eliminare per la nostra salute mentale
Ci sono alcune espressioni che dovremmo dimenticare dal nostro vocabolario per stare bene con noi stessi e non farci del male da soli: ecco quali sono
Il potere delle parole nella nostra vita quotidiana è spesso sottovalutato, ma gioca un ruolo cruciale nel plasmare il nostro benessere mentale. Le frasi che noi stessi usiamo possono influenzare la nostra percezione del mondo e delle relazioni. Per questo motivo, gli esperti di benessere e salute mentale hanno elencato alcune frasi nocive che dovremmo eliminare dal nostro vocabolario per essere più sereni.
La prima è sicuramente “non sono abbastanza”. Questa frase, spesso pronunciata dopo un fallimento o un errore, può diventare una trappola per la psiche. Il suggerimento è trasformarla in un’opportunità di apprendimento. Invece di auto-giudicarsi negativamente, si consiglia di pensare: “Non so abbastanza” per spingere verso la ricerca di nuove informazioni e miglioramento personale.
In ambito professionale si è diffusa la lista dei “to do”, ovvero le cose che “dobbiamo fare”. Tuttavia meglio rendere la prospettiva delle attività da svolgere più positiva trasformando la lista dei compiti in un elenco di ciò che si desidera fare (“what I want to do”). Questo cambio di prospettiva riduce il senso di dovere, rendendo le attività meno gravose e più volontarie.
Vogliamo parlare di un grande classico: “Sono sommerso di lavoro”? Al posto di lamentarsi di essere sommersi di lavoro, meglio focalizzarsi sulle proprie capacità di gestione. Una frase come “Ho tanto lavoro da fare, ma organizzandomi sono in grado di gestire la mia giornata” promuove un’attitudine costruttiva e sicurezza nelle proprie abilità.
“Mi ha fatto arrabbiare”, invece, attribuisce agli altri il potere di generare emozioni. Gli esperti consigliano di assumersi la responsabilità delle proprie reazioni, affermando che non sono le persone o i luoghi a determinare emozioni positive o negative, ma riflettono ciò che abbiamo dentro di noi.
E infine c’è la sfera dell’intimità e del sesso, con una frase che riecheggia spessissimo: il fatto che le dimensioni siano fondamentali per procurare piacere. Una frase che dovremmo eliminare perché concentra l’attenzione sulle dimensioni fisiche e può provocare ansia e influenzare negativamente l’esperienza sessuale. Solo dimenticando tutto ciò si può favorire una prospettiva più orientata al piacere reciproco nella sessualità maschile.