Addio a Rosamunde Pilcher, la regina dei romanzi rosa

È morta in Scozia Rosamunde Pilcher, regina dei romanzi rosa: la scrittrice aveva 94 anni ma fino allo scorso Natale godeva di ottima salute. Poi, fanno sapere i familiari, è stata colpita da una forte bronchite dalla quale non riusciva a riprendersi, fino a domenica notte quando ha avuto un ictus. In questi giorni non ha mai ripreso conoscenza, fino a spegnersi questa notte. Accanto a lei c’erano i suoi 14 nipoti: Rosamunde era vedova dal 2009 di Graham Hope Pilcher, con il quale ha avuto quattro figli, tra i quali Robin, anche lui scrittore.

È stato proprio il figlio a dare il triste annuncio questa mattina attraverso i media inglesi. Rosamunde Pilcher era famosa in tutto il mondo: nella sua lunga carriera ha venduto oltre 60 milioni di copie dei suoi romanzi, molti dei quali sono diventati anche dei film. In Cornovaglia ancora oggi tantissimi turisti appassionati delle sue storie vanno in pellegrinaggio a visitare i luoghi dove sono stati ambientati i romanzi.

Rosamunde è stata sempre considerata la “regina dei rosa” perché le sue erano storie romantiche, motivo per il quale i critici letterari non l’hanno mai presa troppo in considerazione; dalla sua parte, però, c’è sempre stato il pubblico che negli anni l’ha trasformata in un vero e proprio mito della letteratura, come dimostrato, appunto, dai milioni di copie vendute in tutto il mondo. Nella sua carriera ha raggiunto tra l’altro diversi record: nel 1987, ad esempio, il suo 14esimo romanzo intitolato “I cercatori di conchiglie” è rimasto per 49 settimane consecutive nella classifica dei libri più venduti del New York Times.

Le sue sono storie di passione, di intrighi e di segreti, ambientate in scenari affascinanti, una formula che ha funzionato bene anche in televisione, dove molti suoi romanzi sono stati trasformati in film e serie tv di grande successo. La sua ultima fatica, “Solstizio d’inverno”, è uscita nel 2000; due anni dopo, nel 2002, la Regina Elisabetta ha conferito a Rosamunde il prestigioso titolo di Ufficiale dell’impero britannico.