Video intervista
04 Ottobre 2018
David Guetta, ovvero la figurina mancante di 105 InDaKlubb! Per la prima volta, infatti, il top dj francese è stato ospite di Andrea Belli e Max Bondino. L'occasione è stata quella della presentazione del nuovissimo doppio album, 7, uscito lo scorso 14 settembre, e già a quota un miliardo di riproduzioni in streaming su Spotify. 7 raccoglie le hit che abbiamo già ascoltato nell'ultimo, come 2U con Justin Bieber, Flames con Sia, Like I Do con l’enfant prodige dell’EDM Martin Garrix e Brooks, e il recentissimo singolo Don’t Leave Me Alone con Anne-Marie e molte altre collaborazioni.
Questo nuovo lavoro arriva quattro anni dopo il successo di Listen, disco d'oro in Italia, e rappresenta una specie di nuovo inizio per Guetta: «È veramente un momento felice per me. Faccio musica da molti anni e questo è uno dei momenti più felici, liberi e creativi della mia vita». D'altronde il sette, in certe culture, è il numero della perfezione: «Ho intitolato il nuovo album 7 perché è il mio settimo album, ma anche perché sento che ho iniziato un nuovo ciclo e ho le sensazioni di quando ho pubblicato il mio primo disco».
Ma dopo anni di successi David Guetta ha ancora dei traguardi a cui puntare? «L'obiettivo è sempre quello di essere felice e sfidare me stesso - spiega il dj a Max Bondino - Questo album è stato veramente sfidante perché ho inserito un sacco di stili, che per un producer è quasi come un esercizio. Da una parte c'è il mio lato pop, dall'altro il mio lato elettronico, quello delle mie radici».
Questa parte elettronica è firmata Jack Back, un alias che il dj ha scelto perché «qualche volta ho sentito la mancanza del divertimento di fare un disco che ti faccia venire voglia di ballare, pieno di groove, senza la pressione di produrre a tutti i costi una hit. I dj conoscono questo mio lato, ma le persone che sanno chi sono grazie alla radio no. Per me è stato divertente. Se mi chiedi come faccio ad essere ancora entusiasta, è per questo: mi concedo di fare delle cose solo per divertimento».
Durante la chiaccherata a 105 InDaKlubb si è parlato anche di social media e del fenomeno dell'odio online. Sembra incredibile ma anche un big come Guetta si è fatto ferire da certe critiche: «Anni fa la prendevo veramente male, rimanevo ferito dai commenti negativi. La gente non capisce che non siamo solo artisti ma anche persone. Oggi è diventato così comune, perché ogni artista li riceve, che non ci faccio caso. Poi è una piccola percentuale, il 99 per cento dei commenti è positivo».
Il tema "social" si è ricollegato a quello dell'alias Jack Back, nickname che utilizzava agli inizi, ai tempi dei raves (illegali) a Parigi: «Li organizzavamo inviando all'ultimo momento un messaggio con l'indirizzo del punto di ritrovo. Migliaia di ragazzi seguivano una sola persona verso il punto del party. Così la polizia non poteva capire dov'era. In questo modo, però, ero sempre in contatto con i miei fan. Quindi per me è stato molto naturale quando sono arrivati i social media interagire con loro. Per questo ho iniziato presto con questi mezzi».
Impossibile non spendere una parola sulla scomparsa da Avicii, un caso che ha fatto aprire gli occhi sul lato scuro della vita dei dj: «Penso che quello che è accaduto ad Avicii abbia fatto riflettere tutti noi. La gente ci vede solo fare feste sui social. Ed è vero: facciamo il lavoro migliore del mondo. Però è anche una vita di difficoltà: non hai mai una vita sociale normale, perché quando sei sul palco c'è un sacco di gente, quando sei a casa sei da solo. Questo incide anche su come ti senti fisicamente, ma anche mentalmente».
Per questo, dopo la morte del dj svedese, ha cambiato alcune abitudini: «Cerco di trovare tempo per la mia vita personale. A volte dai tanto, ma a un certo punto hai bisogno di fare qualcosa anche per te stesso. Mi sono reso conto che facendo così e prendendomi più tempo per me stesso, per la mia famiglia e per i miei amici, sono diventato molto più creativo. E questo album è il risultato».
Tornando proprio a 7, Guetta ha confermato un aneddoto circolato in rete: alcune delle tracce sono state scelte dai suoi figli. «Sono loro i miei migliori direttori artistici. Quando siamo in auto gli faccio sempre sentire le mie nuove tracce. Sono terribilmente onesti, ogni tanto è dura sentire i giudizi».
Ecco la tracklist!
1. David Guetta - Don’t Leave Me Alone (feat. Anne-Marie)
2. David Guetta - Battle (feat. Faouzia)
3. David Guetta & Sia - Flames
4. David Guetta - Blame It On Love (feat. Madison Beer)
5. David Guetta, Bebe Rexha & J. Balvin - Say My Name
6. Jason Derulo & David Guetta - Goodbye (feat. Nicki Minaj & Willy William)
7. David Guetta - I’m That Bitch (feat. Saweetie)
8. David Guetta, Martin Garrix & Brooks - Like I Do
9. David Guetta - 2U (feat. Justin Bieber)
10. David Guetta - She Knows How To Love Me (feat. Jess Glynne & Stefflon Don)
11. David Guetta & Steve Aoki - Motto (feat. Lil Uzi Vert, G-Eazy & Mally Mall)
12. Black Coffee & David Guetta - Drive (feat. Delilah Montagu)
13. David Guetta - Para que te quedes (feat. J. Balvin)
14. David Guetta - Let It Be Me (feat. Ava Max)
15. David Guetta & Sia - Light Headed
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