Video intervista

105 Mi Casa, Michelle Hunziker parla della setta: "Aurora rivoleva indietro la sua mamma bionda e sorridente"

Ospite di Max Brigante, la showgirl ha presentato la sua biografia, "Una vita apparentemente perfetta", libro in cui racconta di un periodo molto delicato della propria vita.

13 Dicembre 2017

Michelle Hunziker è tornata negli studi di Radio 105, questa volta per parlare della sua recente biografia "Una vita apparentemente perfetta" (Mondadori) a 105 Mi Casa. Tornata da poco dietro alla scrivania di Striscia La Notizia accanto a Ezio Greggio, l'amatissima conduttrice di origine svizzera è stata uno dei personaggi più discussi della fine del 2017, proprio per i contenuti del suo libro. A suscitare tutto questo clamore una rivelazione: Michelle ha fatto parte di una setta dal 2001 al 2006, periodo in cui era alla conduzione di Zelig.

A spingerla a rivelare tutto su quella delicata parentesi della sua vita, è stato il desiderio di aiutare altre persone che si ritrovano nella stessa situazione: "Mi sono detta che era arrivato il momento di aiutare gli altri. Sono certa che attraverso questo libro molta gente che conosce delle persone all'interno delle sette non perderà la speranza", racconta a Max Brigante. A supporto di familiari e conoscenti di queste vittime purtroppo "non c'è una legge che regolamenta questo problema", ricorda la conduttrice di Striscia.

"L'alcolismo, la tossicodipendenza, la setta - aggiunge - fanno parte tutte dello stesso ceppo: la fragilità di una persona in un determinato momento della propria vita, che li porta a cascare in certe trappole". Una fragilità che ha vissuto anche lei: "Io sapevo in cuor mio di avere un passato abbastanza turbolento. Avevo un problema oggettivo con mio papà, non ci parlavo da sei anni. Da bambina era il mio mito, ma aveva questa debolezza dell'alcolismo. Ad un certo punto dell'adolescenza ho cominciato ad arrabbiarmi e non gli ho più parlato". Un peso che si è unito ad altre debolezze, un insieme che ha iniziato a creare delle crepe di cui la setta ha approfittato per plagiarla. Il primo passo del loro modus operandi è l'isolamento: "La prima cosa che fanno è allontanarti da tutti gli amici, gli affetti, anche da mariti e mogli se ci sono".

Dopo la pubblicazione del libro, sono state tante le persone che l'hanno contattata, come tanti sono stati i complimenti ricevuti: "Ogni persona che si avvicina con il libro per una dedica è un pezzettino di dolore in meno del passato. È terapeutico per me e per gli altri. Mi sono arrivate una marea di mail e lettere. Una signora mi ha detto che sua figlia dopo quattro anni di setta lo ha letto ed è tornata a casa". Decisamente una vittoria per Michelle.

E la figlia Aurora in tutto questo? "Lei è stata la persona più importante nel percorso verso la salvezza. I figli sono davvero il nostro campanello d'allarme. Volutamente non l'avevo mai coinvolta in questo percorso spirituale che avevo scelto, ma lei si ricordava di come stava la mamma. A un certo punto, a sette anni, mi diede uno scossone incredibile dicendomi: 'io con te non gioco più finché non torni ad essere la mia mamma bionda e sorridente'". 

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su

tracktracktracktracktrack