Video intervista
24 Gennaio 2018
Paola Maugeri è tornata in libreria con "Rock And Resilienza" (Mondadori Electa), pubblicazione già volata al primo posto nella classifica Amazon, in cui racconta come i musicisti di fama mondiale, personaggi idolatrati e ammirati da migliaia (nei migliori casa milioni) di persone, non siano semidei moderni ma persone normali. Persone che cercano nella musica la forza per ottenere risultati straordinari, spesso sfidando i propri limiti. E se ci sono riusciti loro, possiamo farlo anche noi, attingendo alla nostra innata capacità di resistere alle prove che la vita ci sottopone, trasformando la fatica e il dolore in energia positiva: mettendo in pratica la dote resiliente che come dice Patti Smith "è dentro ognuno di noi, nessuno escluso".
Di "Rock And Resilienza" ha parlato a 105 Mi Casa a Max Brigante, a cominciare dalla grande accoglienza che ha ricevuto: "Da un anno sono in diretta tutte le mattine su Virgin Radio e tratto il rock come un'altissima forma di ispirazione, riscatto, rivincita e resilienza. Ci sono vari modi di ascoltare la musica: puoi essere un ascoltatore passivo e non porti delle domande o puoi lasciarti ispirare dalla musica per vivere la vita che vuoi. Io ho avuto la fortuna di intervistare più di 1300 artisti negli ultimi vent'anni: tutte le loro storie sono storie di riscatto".
Prima è arrivato il titolo, una sorta di scintilla, il resto è venuto tutto da sé: "Una notte ho detto 'questo libro si deve chiamare Rock e resilienza' - ha spiegato a Max Brigante - Volevo sostituire il 'roll' con resilienza. Mi sembrava un hashtag, un concept bellissimo. Patti Smith amava dire che nella vita di ognuno di noi le stelle si allineano. Io sento che in questo momento della mia vita le stelle si stanno allineando. Forse è per questo che il libro sta ottenendo questo successo".
In un periodo in cui tutto è soggetto a un consumo veloce, superficiale e alle tendenze passeggere, il libro è un invito a trattare l’arte e, di conseguenza la musica, con cura, attenzione e rispetto e a coglierne il potere consolatorio più che quello legato al mero intrattenimento. "Io ho una visione molto specifica: la musica per essere apprezzata deve essere 'materica'. Ora non lo è più. È diventata un insieme di file. La prima volta che mi hanno presentato un iPod, mi immaginavo questi musicisti minuscoli suonare su palchi lillipuziani suonare strumenti infinitesimali. Lì perdi tutto: la musica deve essere odorata, annusata, cercata, voluta altrimenti la perdi via". Da qui la scelta di non produrre un eBook.
Tantissime le storie raccontate in queste pagine da Paola Maugeri. In diretta a 105 Mi Casa ne ha citata una che per lei ha un valore particolare: "Esistono resilienti di una vita e resilienti di porzioni di vita. Chi me lo ha fatto comprendere per primo è stato Scott Weiland degli Stone Temple Pilots, una delle più belle interviste della mia carriera, uno degli incontri più intensi della mia vita. Lui dopo troppo tentare si è arreso sfinito. Posso soltanto dirti che nella vita dovremmo evitare le dicotomie vincente/perdente. Quello che succede nella via di ognuno di noi nessuno può saperlo. E questi grandi musicisti che forse si sono arresi prima del tempo forse ne sono davvero la dimostrazione".
Giocando con Max Brigante, ci ha raccontato molti altri aneddoti come quello sull'amicizia con Chris Martin dei Coldplay, sull'intervista fallita con Lou Reed e su quello che scattò nella sua vita dopo l'incontro con il cantautore americano e la moglie Laurie Anderson, su Roger Waters dei Pink Floyd, sulla "proposta indecente" dei Red Hot Chili Peppers in camerino e sulla intima confessione di Bono Vox.
Più che un traguardo, "Rock And Resilienza" per Paola Maugeri sembra un punto di partenza: "Come dice Roger Waters 'finché avrò voce parlerò a nome di quelli che voce non l'hanno'. Io voglio far capire che la musica può essere una grandissima madre accogliente".
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