105 FRIENDS
105 Mi Casa
12 Aprile 2018
Elio Germano e Marco Giallini con il regista Daniele Luchetti sono passati a presentare a 105 Mi Casa "Io Sono Tempesta", commedia nei cinema dal 12 aprile che racconta la vicenda di un capitalista piuttosto cinico che fa affari a ripetizione, vive una vita da sogno e apparentemente non ha problemi. Finché l'idillio non viene improvvisamente interrotto da un problema con la legge.
Marco Giallini è Numa Tempesta, un finanziere che gestisce un fondo da un miliardo e mezzo di euro e abita da solo nel suo immenso grand hotel deserto, pieno di letti in cui lui non riesce a chiudere occhio. Tempesta ha soldi, carisma, fiuto per gli affari e pochi scrupoli. Un giorno la legge gli presenta il conto: a causa di una vecchia condanna per evasione fiscale dovrà scontare un anno di pena ai servizi sociali in un centro di accoglienza.
E così, il potente Numa dovrà mettersi a disposizione di chi non ha nulla, degli ultimi. Tra questi c'è Bruno (Elio Germano), un giovane padre che frequenta il centro con il figlio, in seguito ad un tracollo economico. L'incontro sembrerebbe offrire ad entrambi l'occasione per una rinascita all'insegna dei buoni sentimenti e dell'amicizia. Ma c'è il denaro di mezzo e un gruppo di senzatetto che, tra morale e denaro, tenderà a preferire il denaro. Alla fine, come nel miglior cinema di Daniele Luchetti, bisognerà chiedersi: chi sono i buoni, se ci sono?
"Daniele ha cercato di cucirmi il personaggio addosso", spiega Giallini. La componente comica di "Io Sono Tempesta" è forte, in contrasto con il contesto di povertà in cui il personaggio principale si ritrova per mettere a posto la sua situazione con la legge: "Io mi diverto a vederlo. Guardandolo, in certi momenti, mi sono anche estraniato, come se non lo avessi fatto io".
"Si racconta un'Italia divisa fra ricchissimi e poverissimi - aggiunge il regista Daniele Luchetti -, quella in cui viviamo oggi. Racconta una certa classe sociale che abbiamo sempre raccontato con il senso del dramma. Qui invece la raccontiamo in maniera comica, come si faceva ai tempi de 'I Soliti Ignoti' e dei film di Totò. Sono persone che soffrono ma che ci fanno anche sorridere. Il contatto con l'uomo ricchissimo crea delle situazioni non banali che assomigliano un pochino a quelle al cinema degli anni classici".
Elio Germano, che interpreta il padre che Tempesta incontra nel centro di accoglienza, ci dice di più sulla realtà in cui vive il suo personaggio: "Si trova questo tipo di umanità molto variegata: c'è chi è divorziato e non riesce a pagare le spese, chi ha avuto dei fallimenti improvvisi oppure si è buttato in qualche attività non redditizia. Non c'è quel mondo che ci aspettiamo. Non c'è nessuno stereotipo al quale siamo abituati. Ridendo di tutte le cose, racconta un mondo esistente".
"Credo che sia un film liberatorio - precisa il regista - perché si parla di problemi, ma si parla di problemi facendo ridere e sorridere. Spero che sia di sollievo, ma che contemporaneamente aiuti ad aprire una riflessione, a far guardare i poveracci e i riccastri che troviamo per strada con occhi diversi".
Con Elio Germano e Marco Giallini in "Io Sono Tempesta" c'è anche Eleonora Danco.
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