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Al cinema dal 27 dicembre c’è “I Moschettieri del Re”, il nuovo film di Giovanni Veronesi con Pierfrancesco Favino, Valerio Mastrandrea, Rocco Papaleo, Sergio Rubini. I quattro attori interpretano i ruoli dei famosi D’Artagnan, Porthos, Athos e Aramis, resi celebri dalle loro gesta del passato ma che in questa pellicola ritroviamo vecchi, cinici e disillusi. Hanno cambiato vita, ma sono pur sempre degli abili spadaccini.
In studio con Max Brigante a 105 Mi Casa ci sono Giovanni Veronesi, Sergio Rubini e la giovane attrice Matilde Gioli. Il regista ha detto di pensare a questo film da diverso tempo: "lo volevo fare già nell'85 con altri attori, ma il progetto si è arenato alla prima telefonata. Troisi non rispose al telefono".
Un film in costume ambientato nel '600, "la cosa bella di quel secolo li è che è molto simile al nostro tempo. C'erano le battaglie religiose e le migrazioni. Mi piaceva vagliare un secolo che avesse qualcosa a che fare con noi" ha detto Veronesi. I moschettieri in quel tempo erano paragonabili ai moderni supereroi che, come detto, il regista ci mostra in un'altra prospettiva, quella di uomini travolti dalla vita e dagli eventi. "Volevamo raccontare i supereroi nella seconda fase della loro vita, quando il supereroe è stanco e fa altro", ha sottolineato Rubini.
Ecco la trama del film:
D’Artagnan (Pierfrancesco Favino), Porthos (Valerio Mastandrea), Athos (Rocco Papaleo), Aramis (Sergio Rubini). Oggi sono un allevatore di bestiame con un improbabile accento francese, un castellano lussurioso, un frate indebitato e un locandiere ubriacone, che per amor patrio saranno di nuovo moschettieri.
Cinici, disillusi e sempre abilissimi con spade e moschetti, saranno richiamati all’avventura dalla Regina Anna (Margherita Buy) per salvare la Francia dalle trame ordite a corte dal perfido Cardinale Mazzarino (Alessandro Haber), con la sua cospiratrice Milady (Giulia Bevilacqua).
Affiancati nelle loro gesta dall’inscalfibile Servo muto (Lele Vannoli) e da un’esuberante Ancella (Matilde Gioli), i quattro - in sella a destrieri più o meno fedeli - combatteranno per la libertà dei perseguitati Ugonotti e per la salvezza del giovanissimo, parruccato e dissoluto Luigi XIV (Marco Todisco). Muovendosi al confine tra realtà e fantasia, i nostri si spingeranno fino a Suppergiù, provando a portare a termine un’altra incredibile missione. Difficile dire se sarà l’ultima o la penultima.
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