105 FRIENDS
Radio 105 festeggia i 20anni di carriera di Elisa
22 Agosto 2017
«On», «acceso», è così il 2016 di Elisa, l’anno nel quale, dopo il tutto italiano di L’anima vola, decide di tornare alla sua amata lingua inglese. E il titolo di questo disco, il nono della sua carriera, è appunto On. Esce a marzo, anticipato dal singolo No Hero, mentre il secondo è Love me forever, il terzo è Bruciare per te. L’annuncio arriva da un palco speciale per Elisa, quello del Festival di Sanremo, sul quale si esibisce la sera del 12 febbraio come super ospite. Tra le partecipazioni di On, quella del cantante inglese Jack Savoretti e quelli di due amici, Emma Marrone e Giuliano Sangiorgi.
In un’intervista a Rockol, Elisa spiega il senso musicale di questo suo nuovo lavoro: « Mi piace sperimentare, anche se sono mainstream. Ma cerco di farlo con una testa un po’ indie - anche se mi rendo conto che non è facile». Tra le influenze più importanti, in questa fase della sua carriera, c’è anche il suo lavoro come direttore artistico ad Amici con Maria De Filippi: «Mi ha fatto rapportare di più con quello che c’è in giro e mi ha fatto ascoltare la mia musica in maniera più distaccata. Ho fatto più ricerca del solito, relativa alla musica classifica, per i ragazzi della mia squadra e per capire quali sono i brani che funzionano, qual è il sound che viene ascoltato oggi. I Daft Punk, ma anche Clean Bandit, The Weeknd, Diplo e Skrillex: tanti artisti che stanno facendo passi in avanti nel pop, trovando un modo fresco di mischiare elementi classici».
Nel 2015 ci sarà anche un duetto con Loredana Bertè, nella sua canzone E la luna bussò, finito del disco Amici non ne ho... ma amiche sì!, e un altro con Gianluca Grignani, una versione a due voci di Destinazione Paradiso, finita in Una strada in mezzo al cielo. E poi c’è la divertente esperienza di Trolls. Per la prima volta, nel cartone animato della Dreamworks, Elisa presta la sua voce a un personaggio di animazione, la principessa Poppy. «Nella musica devi tirare fuori te stesso e non ti devi confrontare con l’esterno, essere più originale possibile», spiega Elisa, nel raccontare la differenza tra doppiaggio e canto, mentre la difficoltà più grande: «La dizione!».
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