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Fedez in compagnia del campione italiano di memoria è stato cacciato da un casinò di Las Vegas

Il rapper aveva predetto nel suo podcast che sarebbe successo

22 Dicembre 2022

Redazione 105

Fedez è in viaggio a Las Vegas e si sta dando alla pazza gioia: dopo esser salito sul palco del concerto dei Maneskin, non rinuncia al casinò. ovviamente, riuscendo però anche a farsi cacciare. Ma come mai?
Il rapper si trovava in compagnia di Andrea Muzii, il campione italiano di memoria, di Dario Sammartino, campione di poker e dell’amico storico Luis Sal con cui conduce il suo podcast “Muschio Selvaggio”.  L’epilogo dell’avventura al casinò era già scritto: proprio durante una puntata del podcast era partita l’idea di utilizzare le magnifiche capacità mnemoniche di Muzii per aggirare un Casinò di Las Vegas. Il curioso gruppo voleva proprio verificare se gli addetti al casinò li avrebbero scoperti e così è stato. L’avventura è stata raccontata proprio da Muzii in un video postato sui social: "Abbiamo vinto parecchio – dice Muzii – circa 800 euro, però devo dire che dà molta soddisfazione che le mie capacità siano una minaccia per il fatturato di un'impresa miliardaria come quella del casinò, mi eccita". In una futura puntata di Muschio Selvaggio, Fedez racconterà l’avventura americana e la sua “cacciata” dal casinò. 

Contare le carte al casinò non è di fatto illegale, ma è un comportamento poco gradito, ed essendo un locale privato i gestori sono liberi di cacciare fuori chi mette a rischio le loro casse. Pensate che era successo anche a Ben Affleck, sorpreso a contare le carte in un casinò di Las Vegas. In questo caso gli è stato chiesto di uscire dalla sala e di non farvi più ritorno.

Andrea Muzii è un ragazzo di soli 22 anni di Roma, la sua particolarità è che ha una memoria di ferro, certificata anche dalla vittoria lo scorso aprile ai campionati mondiali si riferimento. Muzii riesce a memorizzare 1122 numeri in un quarto d'ora, 550 carte da poker in dieci minuti e 428 immagini in cinque minuti. Il suo non è solo talento, ma il frutto di un allenamento costante. 

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