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L'abbraccio perfetto non è umano: lo offre un robot specializzato

HuggieBot 3.0 ha dei sensori per regolare pressione e "invadenza"

22 Dicembre 2022

Redazione 105

Si chiama HuggieBot 3.0 ed è un abbracciatore seriale; si tratta dell'ultima versione di un robot creato dal Max Planck Institute for Intelligent Systems per regalare coccole a tutti. 

La scienza ci viene spesso incontro, riuscendo a colmare dei vuoti o delle mancanze: spesso si tratta di un supporto “tecnico”, ma questa volta è un supporto emotivo e fisico. Il robot che abbraccia è in grado di ricreare il gesto di affetto umano, per stare vicino a chi non può godere di un vero abbraccio, o perché è solo o perché è lontano dalle persone che ama.
HuggieBot 3.0 è in grado di adattare il suo abbraccio a chi ha di fronte, per offrirgli l’abbraccio perfetto. Per smentire la fredda sensazione che si associa a un robot, in questo caso le braccia e il torace sono costruiti con un materiale morbido in grado di rendere il robot simile al corpo di una persona in carne e ossa. Ci sono poi molti sensori che reagiscono all’abbraccio di chi hanno tra le braccia, il robot è in grado di calcolare il grado di pressione da utilizzare, accarezzare la schiena e rassicurare la persona con cui interagisce, ad esempio con una pacca sulla spalla (per chi non apprezza troppa invadenza). 

Gli scienziati che stanno lavorando al progetto, hanno iniziato nel 2016, durante un Master in robotica. Oggi alcuni volontari che hanno provato HuggieBot 3.0 hanno detto di sentirsi più "compresi" dal robot rispetto alle versioni precedenti, rimanendo più soddisfatti. I robot sostituiranno le persone, anche emotivamente? 

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