7 film horror italiani veramente da brividi!

Lo sapete che in Italia sono stati fatti eccellenti film horror? Ecco una lista da segnare!

07 Aprile 2016

I film horror, per essere veramente spaventosi, non hanno bisogno di clamorosi effetti speciali.

La paura, il senso di attesa e oppressione, l’angoscia, possono essere trasmessi in mille modi, anche solo col silenzio o con un sapiente utilizzo della macchina da presa.

Dimenticate, quindi, i film americani che hanno – indubbiamente – fatto un’epoca, come la saga di Nightmare o di Venerdì 13, fino a capolavori come l’Esorcista o il più recente Ringu.

Oggi parleremo di horror italiani, inquietantissimi, ma realizzati senza i grandi mezzi della computer grafica contemporanea.

Se siete curiosi di scoprire o riscoprire sette capolavori, eccovi una selezione da non perdere, suggerita da Dailybest.it.

1) La casa dalle finestre che ridono. Questo film di Pupi Avati del 1976 è tra i più inquietanti – e anche perversi – che siano stati girati nel nostro Paese. Un prete bizzarro, quadri maledetti e un pittore inquietante sono i protagonisti di questo horror ambientato nelle campagne emiliane.

2) Suspiria. Uno dei capolavori horror di Dario Argento, datato 1977. È la vicenda di streghe e incantesimi che ha reso celebre il regista nel mondo. Altrettanto indimenticabile la colonna sonora.

3) Buio Omega. È stato girato nel 1979 da Joe D’Amato (che dopo l’horror si diede al porno). I fan dei film splatter troveranno sicuramente pane per i loro denti: un imbalsamatore, una strega, morti a non finire e riti voodoo.

4) Blue Movie. Realizzato da Alberto Cavallone nel 1978, è un film decisamente estremo. Parla, infatti, di uno stupro e di un maniaco che “colleziona” liquidi organici ed escrementi freschi. Se cercate un horror fuori di testa, è quello che fa per voi.

5) Demoni. Lamberto Bava – sì, lo stesso di Fantaghirò – girò questo film nel 1985. Si fa apprezzare per la sua involontaria ironia. Se volete un guardarvi un horror e riderci anche un po’ su è il film perfetto.

6) Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer. Giuliano Carmineo, nel 1972, dirige Edwige Fenech in questo violentissimo thriller, in cui una giovane e bella francese si trova ad essere la vittima prescelta di un oscuro omicida.

7) Profondo Rosso. Forse il capolavoro assoluto di Dario Argento, datato 1975. In una Torino inquietantissima, tra morti misteriose, c’è un oscuro giallo da risolvere.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su