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Il video straziante dell’orso polare che sta morendo di fame

A documentare questo momento è stato il fotografo e attivista Paul Nicklen. Il cambiamento climatico e il conseguente scioglimento dei ghiacci rendono sempre più difficile la ricerca del cibo per gli orsi polari, che sono destinati all'estinzione.

Un post condiviso da Paul Nicklen (@paulnicklen) in data:

08 Dicembre 2017

Il video riprende una scena davvero straziante. L’orso polare si trascina in cerca di cibo, il corpo ormai ridotto ad uno scheletro e la sua pelliccia bianca che ricade abbondante sul suo corpo denutrito.

Probabilmente a causa dell'atrofia muscolare le zampe dell'animale sembrano trascinarsi mentre lui cammina lentamente in cerca di cibo verso un bidone usato dai pescatori Inuit. L'orso vi fruga invano fino ad abbandonarsi, rassegnato, per terra.

Immagini davvero strazianti quelle riprese dal fotografo del National Geographic, Paul Nicklen, che con alcuni filmmakers di Sea Legacy si trovavano sull’Isola di Baffin, in Canada.

Siamo rimasti lì a piangere – filmando con le lacrime che scendevano giù per le nostre guance”, queste le parole di Nicklen.
Il fotografo non era estraneo agli orsi. Ma una scena come quella non l’aveva mai vista.

My entire @Sea_Legacy team was pushing through their tears and emotions while documenting this dying polar bear. It’s a soul-crushing scene that still haunts me, but I know we need to share both the beautiful and the heartbreaking if we are going to break down the walls of apathy. This is what starvation looks like. The muscles atrophy. No energy. It’s a slow, painful death. When scientists say polar bears will be extinct in the next 100 years, I think of the global population of 25,000 bears dying in this manner. There is no band aid solution. There was no saving this individual bear. People think that we can put platforms in the ocean or we can feed the odd starving bear. The simple truth is this—if the Earth continues to warm, we will lose bears and entire polar ecosystems. This large male bear was not old, and he certainly died within hours or days of this moment. But there are solutions. We must reduce our carbon footprint, eat the right food, stop cutting down our forests, and begin putting the Earth—our home—first. Please join us at @sea_legacy as we search for and implement solutions for the oceans and the animals that rely on them—including us humans. Thank you your support in keeping my @sea_legacy team in the field. With @CristinaMittermeier #turningthetide with @Sea_Legacy #bethechange #nature #naturelovers

Un post condiviso da Paul Nicklen (@paulnicklen) in data:

"È una scena che spacca il cuore, ma che abbiamo scelto di condividere per rompere il velo di apatia della nostra società", queste le parole che accompagnano il video postato sul suo profilo Instagram. Immagini che fanno riflettere sul problema del riscaldamento globale e sui suoi effetti collaterali sulla natura.

In molti gli hanno scritto chiedendogli come mai non fosse intervenuto dopo la pubblicazione del video.

“Certo, mi è venuto in mente”, ha raccontato Nicklen. “Ma non è che io vada in giro con una pistola tranquillante o con 400 chili di carne di foca”.

Dare da mangiare agli orsi polari in Canada è illegale ma se anche l'avesse fatto il suo gesto non sarebbe servito se non a prolungare le sofferenze dell'animale.

"Aveva gli arti inferiori atrofizzati. Non potevamo fare molto per lui. Ho ripreso la sua lenta morte per far sì che non sia avvenuta invano - ha detto l'attivista - quando gli scienziati parlano dell'estinzione degli orsi polari, le persone comuni non si rendono conto di ciò che significa. Questa è la fine che fanno: muoiono lentamente di fame. E tutti lo devono vedere".

Secondo i dati del National Data and Ice Data Center i terreni ghiacciati su cui cacciano gli orsi polari sono diminuiti in modo drastico. Oggi siamo ai minimi storici e secondo il centro il dato è destinato a peggiorare.

Ora dopo queste immagini la domanda che ci dobbiamo porre è questa: "Cosa possiamo fare?"

Lasciamo la risposta alle parole di Nicklen:"C'è una soluzione, dobbiamo ridurre la nostra impronta di carbonio, mangiare il cibo giusto, smettere di abbattere le nostre foreste e iniziare a rispettare la Terra: la nostra prima casa. È possibile aiutare anche donando e sostenendo Sea Legacy e le sue battaglie per salvare gli oceani e i ghiacciai"

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