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18 Giugno 2019
Voleva compiere l’ennesima impresa della quale tutti i giornali avrebbero parlato: come il grande illusionista Harry Houdini, il mago Mandrake, nome d’arte di Chanchal Lahiri, si è buttato nel Gange con le mani e i piedi legati ma non è mai riemerso. Il corpo è stato ritrovato a 2 km dal punto in cui si era calato. "Le mani erano libere, ma le gambe erano ancora legate da catene e corde", ha dichiarato un inquirente della Polizia.
Il 40enne avrebbe dovuto liberarsi dalle catene e dai lucchetti per poi nuotare fino a riva ma evidentemente qualcosa è andato storto perché è scomparso tra i flutti, sotto lo sguardo dei familiari e di tantissime persone accorse per assistere alla sua impresa. Quando il pubblico ha capito che l’uomo si trovava in pericolo ha avvisato la polizia: sono intervenuti i sommozzatori che lo hanno cercato per ore senza risultato.
I poliziotti sono stati accusati di negligenza per non aver impedito il numero e per non aver comunque vigilato sulla sicurezza; in realtà, il mago aveva lasciato per iscritto le sue volontà, assumendosi tutte le responsabilità in caso di fallimento. L’ipotesi è che sia stato travolto dalle forti correnti che lo hanno probabilmente trasportato lontano, per questo motivo neanche i sommozzatori sono riusciti a trovarlo. Dopo due giorni dalla scomparsa, ritrovarlo vivo sarebbe stato un miracolo.
Il mago Mandrake in India era molto famoso perché in passato ha compiuto altre imprese delle quali hanno parlato molto i media locali: qualche anno fa, ad esempio, era riuscito a liberarsi e a uscire da una bara sigillata in immersione in soli 29 secondi; in seguito aveva promesso di camminare sulle acque come Gesù Cristo ma poi ha rinunciato all’impresa all’ultimo secondo. Per questo e anche per altri episodi, in realtà, la sua carriera di mago ha conosciuto alti e bassi: durante un numero nel 2013, ad esempio, il pubblico si accorse del trucco, ossia di una porta sul retro della gabbia di ferro all'interno della quale si era calato nel fiume. In quell’occasione su salvato dalla polizia perché gli spettatori delusi tentarono di aggredirlo.
Con questa ennesima impresa probabilmente il mago Mandrake cercava una sorta di riscatto per riabilitarsi agli occhi del suo pubblico, aspirando a diventare un nuovo Houdini: “Se riuscirò ad aprire i lucchetti allora sarà magico – ha detto al fotografo prima di immergersi l’altro giorno – se non ci riuscirò, sarà tragico”.
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