Video intervista
17 Ottobre 2016
Emis Killa lancia “Terza Stagione”, il nuovo album. Basta Tv. Per Emis Killa, la partecipazione nel ruolo di giudice/coach al talent “The Voice” è acqua passata. La sua priorità - lo era prima dell’esperienza sul piccolo schermo, e lo è ancora oggi - è la musica, il suo rap senza (più) compromessi.
Intitolato “Terza Stagione”, anticipato dal successo estivo di “Cult” e realizzato insieme ai produttori Big Fish, Don Joe e Zef con la complicità di super ospiti del calibro di Fabri Fibra, Jake La Furia, Neffa e Coez, il terzo capitolo della carriera di Emis è puro hiphop. In copertina, Emis campeggia su sfondo rosa (“Volevo che il disco spiccasse dagli scaffali dei negozi”, ha spiegato) come un campione di boxe con tutti i suoi tatuaggi in bella vista e un accessorio storico, la “la cintura del Glory ha detto - vinta da Giorgio Petrosyan (il celebre campione di thaiboxe e kickboxe, ndr)”.
“Terza Stagione” è un disco in bilico tra rap, r&b e il trap. Ruvido, cupo, diretto, ferocemente schietto nelle liriche e ostinato nei beat. I temi? La vita secondo Emis, un fuoriclasse giovane, ma già navigato, un artista con talento da vendere, tanto “mestiere” e nessun pelo sulla lingua.
Droga, sesso, violenza sulle donne, alcolismo: “Terza Stagione”, esplicito abbastanza da esigere il bollino “Parental Advisory”, racconta il mondo attraverso gli occhi di Emis Killa. Senza filtri, perché, come canta lui stesso in "Dal basso", “La mia musica è chimica, poche le cose che tengo in considerazione..”.
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