105 Indaklubb
26 Gennaio 2016
Fatboy Slim: la leggenda del “big beat” a 105 InDaKlubb. E’ lui, mr. Norman Cook, il nuovo super ospite della notte dance di Radio 105. Venerdì 29 gennaio a mezzanotte in punto, Max Bondino e Andrea Belli lo incontreranno in occasione di una puntata specialissima di 105 InDaKlubb dedicata all’ascesa di questo pioniere della musica britannica - elettronica, ma non solo - e al suo misterioso random-act “Smile High Club”, un super party all’altezza della fama del suo protagonista che presto dovrebbe approdare anche nel Bel Paese. Ma chi è Fatboy Slim?
Dagli Housemartins al “big beat”. Originario di Bromley, ma cresciuto a Redhill, il giovane Norman Cook (il cui vero nome è Quentin Leo Cook) comincia la sua lunga e inarrestabile scalata all’olimpo della musica internazionale a Brighton, dove esordisce prima come dj e poi come bassista della band del suo amico Paul Heaton, gli Housemartins, quartetto diventato famosissimo nel 1986 sulle note del singolo “Caravan of Love”, cover di un successo dell’anno prima degli americani Isley Brothers.
Dopo quell’esperienza, Cook si imbarca in diverse avventure musicali, peraltro tutte culminate in interessanti pubblicazioni discografiche: con il collettivo dei Beats International, con i Freak Power (nel 1996 il loro singolo “Turn On, Tune In, Cop Out” diventa la colonna sonora di uno spot della Levi’s) con i Mighty Dub Katz. E’ così che, progressivamente, Cook impone sulla scena britannica un sound nuovo, esplosivo, muscolare, il cosiddetto “big beat”, una ruvida fusione di hiphop, dance/elettronica, rock psichedelico, soul/funk e raggamuffin’ che, in declinazioni differenti, fa anche la fortuna di gruppi come Chemical Brothers e Prodigy. La svolta, tuttavia, arriva nel 1996.
La rivoluzione di Fatboy Slim. La scelta del nome d’arte Fatboy Slim, voluto da Mr. Cook nel ’96 in onore, si dice, di un bluesman anni Quaranta, segna l’inizio di una nuova fase della carriera di questo artista eclettico e visionario. Una fase che, grazie a quattro album rivoluzionari (“Better Living Through Chemistry”, del 1996, il bestseller planetario “You’ve Come A Long Way”, del 1998, “Halfway Between the Gutter and the Stars”, del 2000 e “Palookaville”, del 2004, senza contare “Here Lies Love”, del 2010 al fianco dell’illustre David Byrne), grazie a hit di culto che hanno dominato gli airplay radiofonici, i club e le classifiche dance/elettroniche e pop planetari (basti pensare a “Right Here, Right Now” o a “Praise You”), grazie all’impegno come produttore e remixer di successo (di Madonna, Damon Albarn e altre icone della musica) e grazie ai numerosi mega rave con centinaia di migliaia di spettatori di tutte le età – in particolare il famigerato Big Beach Boutique di Brighton, che nell’edizione brasiliana ha raccolto oltre 500mila fan (!) - ha trasformato Fatboy Slim in una autentica leggenda. La saga continua..
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