105 TAKE AWAY
Music Biz
Credits: Instagram
17 Luglio 2019
A 9 anni dal coming out e dopo 3 anni di relazione, Tiziano Ferro ha finalmente realizzato il suo sogno di sposare l’amore della sua vita, Victor, 54enne di Los Angeles. In una lettera al Corriere della Sera, il cantante ha parlato della sua storia, una storia che secondo lui riguarda tutti perché parla del diritto di amare chi si desidera.
“In questi ultimi anni – ha detto – la disparità di diritti mi ha fatto sentire deluso, amareggiato, arrabbiato. Fino a pochi anni fa nessuno conosceva la mia storia. Solo le chiese, il mio inconscio, i miei quaderni; qualche cuscino, la mia mente e le sue stanze. Solo io, a guardarmi ogni mattina allo specchio, senza apprezzarmi. Per poi ricominciare. Finché ho conosciuto l’amore – ha continuato - Mi ricordo quando, appena ventenne, sfogliavo libri in cui si parlava di omosessualità. Avevo il terrore di ritrovarmi nelle storie raccontate esplicitamente, quando timoroso andavo a cercare quei volumi stipati in un settore piccolissimo nelle librerie del centro di Latina”.
Tiziano ha poi parlato del suo rapporto con la religione, sottolineando di essere cattolico: “Il problema è che in questo Paese non crediamo abbastanza in Dio – ha commentato - Preghiamo, ma non ascoltiamo. Aspettiamo il miracolo e negoziamo l’arrivo di una soluzione, in cambio di qualche rinuncia. Anch’io sono cattolico. Ma il messaggio che porto nel cuore è quello dell’amore universale, della carità, del soccorso reciproco, del rispetto per tutti, della compassione”.
Ed è proprio in nome di quell’amore universale che la storia di Tiziano e Victor diventa la storia di tutti: “Qualche giorno fa, davanti al mio mare, di fronte al mio monte, il mio uomo e io ci siamo sposati – ha raccontato il cantante, per poi concludere - La cosa è molto più grande di Victor e di me. Riguarda tutti. Riguarda ogni ragazzino nascosto in mezzo agli scaffali di una libreria, con quel libro in mano. Uno su tremila. E riguarda ogni italiano libero, onesto, e innamorato come me di quel Dio simpatico”.